Settore delle scommesse sportive: le informazioni principali della nuova riforma
Il settore del gioco da casinò è popolare in tutto il mondo, ma non è regolamentato a livello internazionale, in quanto ogni Paese disciplina tale industria nella maniera che ritiene più appropriata.
Infatti, in Italia l’organo di competenza è l’Agenzia Dogane e Monopoli, che gestisce la regolamentazione del gioco offline e online, in modo tale da permettere ai giocatori di avere un’idea chiara ed approfondita sulle leggi in vigore. Tuttavia, il 28 settembre 2022 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto ministeriale Mef, vale a dire la riforma concernente il settore delle scommesse sportive.
Quali sono le motivazioni che si celano dietro tale riforma?
Secondo quando riportato dal Ministero, l’introduzione di nuove modalità di gioco e di nuove normative è necessaria al fine di contrastare il più possibile la diffusione del gioco non legalizzato. Infatti, gli unici casinò online considerati legali in Italia sono quelli che dispongono della licenza ADM, e garantiscono la massima riservatezza e protezione dei dati personali e bancari dei singoli utenti.
La nuova disciplina di regolamentazione entrerà in vigore nell’arco di trenta giorni, ed ha come obiettivo quello di rendere il settore del gioco ancora più competitivo e concorrenziale. Basta pensare infatti che l’industria del gioco da casinò, sia in versione online sia in versione offline, ha generato nel corso del 2022 circa un miliardo e mezzo di spesa da parte del pubblico.
Le autorità hanno infatti voluto sottolineare che un provvedimento del genere sarebbe dovuto entrare in vigore già a partire dal 2019, ma una serie di eventi lo hanno successivamente impedito e hanno quindi contribuito all’entrata in vigore di questo decreto nel 2022.
Quali sono le novità principali di questo provvedimento?
Questo provvedimento presenta una serie di novità principali, alcune delle quali possono essere considerate singolarmente per avere un’idea più approfondita a riguardo.
Cash Out
Innanzitutto, si può parlare di “cash out”: in breve, tutti gli operatori legali in Italia hanno la possibilità di pagare una scommessa agli utenti prima che la competizione sportiva sia effettivamente terminata. Ovviamente, ciò presenta una conseguenza, vale a dire che la quota di mercato corrispondente sarà ridotta, ma il giocatore avrà la certezza di ottenere indietro una parte dell’importo utilizzato inizialmente per scommettere.
In particolare, secondo quanto riportato dagli esperti del settore, questa novità è stata ben accolta dalla maggior parte degli operatori italiani. Infatti, alcuni manager hanno dichiarato che in questo modo i giocatori avranno l’opportunità di vivere una sessione di gioco più dinamica, senza mai dimenticare però di giocare responsabilmente. A tal proposito, avendo la certezza di ottenere indietro una parte della puntata iniziale, gli utenti smetteranno di scommettere ulteriormente, e considereranno il gioco come puro e semplice divertimento.
Così facendo, il mercato delle scommesse sportive in Italia può competere a livello internazionale, dimostrando di promuovere il gioco responsabile e consapevole, e nel contempo di ridurre il fenomeno del gioco non legalizzato.
Handicap Asiatico
A partire dall’entrata in vigore del decreto, gli utenti avranno la possibilità di piazzare una scommessa sportiva con l’handicap asiatico. Secondo questa modalità, il bookmaker attribuirà un bonus o uno svantaggio ad una determinata squadra, in modo tale da offrire una migliore quota scommessa ai giocatori.
Correzione dell’errore delle quote
Un’altra importante novità è rappresentata dalla correzione dell’errore delle quote, secondo cui gli operatori hanno la possibilità di chiedere all’ADM di ricalcolare la quota di mercato, al posto di pagare un importo sbagliato e rischiare di incorrere in situazioni piuttosto spiacevoli.
Limiti di puntata e vincita
Oltre alle novità sopra menzionate, vi è un’ultima che riguarda i limiti di puntata e quelli di vincita. Nel primo caso, l’importo minimo per ogni schedina non può essere inferiore ad un euro, mentre nel secondo caso la vincita potenziale raggiunge un massimo di cinquantamila euro.
Ricordiamo però che il gioco da casinò può causare dipendenza patologica, ed inoltre è vietato ai minori di diciotto anni.